Pediatria
L’organismo di un neonato o di un bambino non è come quello di un adulto: crescendo, sviluppa nel tempo tutte quelle “difese” che gli servono per mantenere una condizione di benessere complessivo. Nei primi mesi e anni di vita, l’equilibrio dell’organismo è molto delicato ed è per questo che possono insorgere frequentemente disturbi come quelli intestinali o respiratori. Che si verifichino queste condizioni è del tutto normale, ma non significa che tu non possa supportare efficacemente il tuo bambino e contribuire al suo benessere.
Nel neonato e nel bambino i disturbi gastrointestinali possono essere all’ordine del giorno: i più comuni e diffusi sono stitichezza, rigurgito, coliche, diarrea e vomito.
La stitichezza può dipendere da numerosi fattori, come l’incapacità di rilassare lo sfintere, il cambio di alimentazione, uno scarso apporto di fibre, oppure potrebbe insorgere in seguito a disidratazione, dovuta ad esempio a viaggi o malattie.
Il rigurgito può insorgere nei primi mesi di vita e si manifesta soprattutto dopo la poppata o il pasto, quando il cibo refluisce dallo stomaco verso la bocca del bambino. Solitamente questa condizione si risolve con lo svezzamento, quando il piccolo comincia ad assumere cibi solidi.
Coliche, diarrea e vomito invece sono disturbi gastrointestinali che potrebbero verificarsi quando la flora intestinale del bambino è in disequilibrio. La flora intestinale comincia a formarsi prima ancora della nascita, in epoca fetale, e nel neonato è principalmente composta da Bifidobatteri; fattori come l’allattamento artificiale, il parto cesareo, la prematurità e le enteriti potrebbero però ridurre la concentrazione di questi batteri, predisponendo l’organismo non solo a manifestare fastidiosi sintomi, ma anche a sviluppare nel tempo disturbi cronici intestinali o malattie autoimmunitarie. Oltre ai bifidobatteri nel neonato è importate l’integrazione di lattobacilli, microrganismi presenti in un microbiota sano. Fattori come antibiotico terapia ed enteriti possono provocarne una carenza, creando disbiosi.
Per ripristinare l’equilibrio della flora gastro-intestinale e trovare sollievo dai disturbi, potrebbe essere utile per il tuo bambino assumere integratori alimentari a base di probiotici, in particolare fermenti lattici come I lattobacilli.
Il sistema immunitario del bambino non è completamente sviluppato come quello di un adulto, anzi, si potenzia nel tempo ed è dunque maggiormente esposto a virus e batteri, che potrebbero portare infezioni respiratorie. In poche parole, è normale che i bambini si ammalino spesso, soprattutto nei cambi di stagione, in inverno e quando tra scuola dell’infanzia e altre attività ricreative entrano in contatto con i loro coetanei.
Il fatto che sia normale, però, non significa che tu non possa supportare le difese immunitarie del tuo bambino. Sicuramente, un’alimentazione equilibrata e uno stile di vita sano (riposo corretto, sport appropriato in base all’età) possono contribuire molto, eventualmente associandoli anche all’utilizzo di integratori alimentari. Le soluzioni più innovative sono definite immunobiotici: integratori che grazie alla loro composizione a base di probiotici e vitamine, favoriscono l’equilibrio della flora intestinale e supportano il normale funzionamento del sistema immunitario.
Otiti, raffreddori, bronchiti, malanni stagionali e in generale tutte le flogosi delle vie respiratorie portano con loro sintomi come congestione nasale, difficoltà a respirare, tosse, dovuti alla produzione eccessiva di muco e all’infiammazione in atto. In tutti questi casi, potrebbe essere utile effettuare lavaggi nasali, usando spray nasali o aerosol decongestionanti che aiutino a sciogliere il muco e ad alleviare i sintomi dell’infiammazione.
Il Ferro è un minerale fondamentale, perché è coinvolto in numerose funzioni all’interno dell’organismo. È il componente di due proteine: l’emoglobina, utile per trasportare l’ossigeno nel corpo, e la mioglobina, che porta ossigeno ai muscoli, ed è coinvolto anche nell’attività di molti enzimi, nella produzione degli ormoni e del tessuto connettivo.
La carenza di ferro, o sideropenia, si può manifestare sin da bambini e può dipendere da diverse cause:
- Basse riserve sin dalla nascita, che possono dipendere dalla prematurità o gemellarità oppure da una grave anemia della madre, con un conseguente aumentato fabbisogno in fase di accrescimento e sviluppo adolescenziale
- Apporto inadeguato dovuto ad esempio a svezzamento tardivo o alimentazione incongrua
- Perdite croniche di sangue come mestruazioni abbondanti, frequenti prelievi di sangue a scopo diagnostico, patologie parassitarie e intestinali, ecc.
- Forme ereditarie rare oppure malattie polmonari croniche
I sintomi più comuni di mancanza di ferro nel bambino sono:
- Rallentamento della crescita
- Irritabilità
- Stanchezza e minore vivacità
- Pallore, fragilità di capelli e unghie
- Disturbi del sonno con movimenti esagerati delle gambe (gambe senza riposo)
In tutti questi casi, la prima scelta terapeutica è rappresentata dall’integrazione di ferro tramite preparazioni farmacologiche orali, ma queste ultime potrebbero creare effetti come vomito e nausea e hanno un sapore metallico poco gradevole.
Le soluzioni più innovative sono rappresentate da integratori di nuova generazione che, grazie alla loro tecnologia, aumentano la quantità di ferro assumibile (e sono pertanto più efficaci) e allo stesso tempo sono ben tollerati, perché hanno un buon sapore e non hanno conseguenze su stomaco e intestino.
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